Camerun: Progetto FLAMBOYANG a Maroua

Affinché chi ha perso tutto possa continuare a sperare

Il flamboyang è il primo albero ad annunciare l’arrivo della stagione delle piogge … 

“la speranza di una nuova stagione”

 Contesto: In seguito alle innumerevoli incursioni di Boko-Haram, che hanno causato considerevoli problemi di violenza, l’Estremo Nord del Camerun si trova in una situazione particolarmente fragile e complessa. Si  sono venute a creare due grandi emergenze:

I rifugiati: sono cittadini nigeriani che sono venuti in Camerun in attesa di poter rientrare un giorno nel loro paese. Attualmente sono accolti in un enorme campo gestito dall’UNHCR. Si possono stimare circa 50.000 persone.

Gli sfollati: sono cittadini camerunesi che vivevano nei villaggi di frontiera. Alcuni  hanno lasciato i villaggi dopo minacce e saccheggi; altri  hanno visto la loro casa e il loro villaggio in fiamme, e sono scappati con quello che avevano addosso. Tutte queste persone si sono riversate nella case di parenti o di amici, in villaggi un po’ meno esposti o nelle città. Questo gruppo di persone è ancora senza un minimo di garanzia di aiuto se non quello offerto da chi li sta ospitando. Attualmente si parla di almeno 35.000 persone.

Obiettivi del progetto: Il progetto nasce per  cercare di portare soccorso alla popolazioni toccate dalle incursioni di Boko Haram che hanno bruciato case, saccheggiato villaggi, ucciso, rapito, arruolato bambini… 

 Ci si propone di:

Conoscere le popolazioni che sono fuggite dai loro villaggi rifugiandosi da parenti, amici, o famiglie ospitali, per comprendere come meglio aiutarli.

  • Venire in aiuto alle famiglie di accoglienza, sostenendole con generi alimentari (miglio, riso, olio..), visto che a causa della debole pluviometria il raccolto scorso è stato minimo.
  • Avere uno sguardo particolare per i bambini, che rischiano di essere lasciati a loro stessi, ed alle donne.

 Metodo d’azione:

  • Valorizzare al massimo i gruppi e le associazioni caritative già esistenti nelle parrocchie, per un lavoro di sinergia sul territorio
  • Fare un censimento degli sfollati per comprendere il numero di persone da prendere in carico
  • Elaborare una mappa di bisogni ed emergenze per garantire un’intervento mirato.

Attività:

  • Nutrizione: miglio, riso, mais
  • Igiene e abbigliamento: sapone, vestiario
  • Assistenza sanitaria
  • Sistemazione logistica (abitazione)
  • Documenti : atti di nascita e carte di identità
  • Inserimento scolastico per i bambini
  • Ricostituzione dei nuclei familiari.